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giovedì 13 ottobre 2016

Incontro con l'Assessore Ziantoni



INCONTRO CON L'ASSESSORE ZIANTONI
Il 31 agosto Il Comitato di quartiere Nuova Ponte di Nona ha incontrato Katia Ziantoni, Assessora all'ambiente e Mobilità del Municipio e Fabrizio Tassi , Presidente della Commissione ambiente e alla mobilità del Municipio. Per il comitato erano presenti Bruno Foresti e Francesco Ortolani. Presente anche Federico verdicchio del cdq Colle degli Abeti. Di seguito una relazione dell'incontro.

RIFIUTI. Abbiamo esposto le note problematiche del nostro quadrante (Raccolta non continuativa del porta a porta e sversamento continuo dei rifiuti fuori i cassonetti). Abbiamo ribadito la richiesta del porta a porta anche per il nostro quartiere. Ziantoni ci ha detto che entro dicembre devono definire le politiche industriali della nuova AMA e che richiederanno il porta a porta per tutto il Municipio, quindi anche per il nostro quartiere. Inoltre punteranno a far rispettare il contratto di servizio con AMA che già oggi prevede lo spazzamento in molte strade del quartiere ma che non viene rispettato.

ISOLA ECOLOGICA. Dopo la nostra segnalazione con la quale abbiamo denunciato la recente (assurda) localizzazione dell'isola ecologia dentro il parco archeologico in costruzione e la nostra proposta di spostarla via Casale Cerroncino, la Giunta ha accolto e approvato le nostre richieste. L'isola ecologia a ponte di nona si farà proprio li e sarà la prima a funzionare, nel nostro Municipio.
PARCHI. Abbiamo segnalato la scarsa, carente e inefficace manutenzione dei parchi, il mancato funzionamento di molti lampioni nel parco Sinisgalli e la carenza dell'impianto nel parco di Via Gastinelli. Ziantoni ci ha riferito che la manutenzione del verde è bloccata in tutta Roma perché per mesi non sono state fatte le gare per appaltare il servizio e che attualmente il servizio giardini del Dipartimento non ha mezzi e uomini sufficienti per fare un servizio adeguato. Le gare si dovrebbero definire a ottobre/novembre. La Ziantoni si è presa l'impegno di fare richiesta ad Acea di nuovo impianto di illuminazione al parco di Via Gastinelli e di fare la segnalazione all'Acea per il parco Sinisgalli.

AREE VERDI SPARTITRAFFICO. Abbiamo appurato che lo spazzamento e la pulizia (al pari dello sfalcio dell'erba) dell'area verde spartitraffico in viale Caltagirone è di competenza del servizio giardini e non dell'AMA. Pertanto è ancora piu difficile ottenere una pulizia in assenza di bando ma il servizio giardini deve agire con le poche risorse a disposizione. E' necessario che all'interno del bando vengano inserite continue pulizie delle aiuole spartitraffico a prescindere dallo sfalcio dell'erba oppure che venha data la competenza ad AMA nel nuovo contratto di servizio.

PARCO ARCHEOLOGICO Il parco archeologico dovrebbe andare avanti, grazie anche alla definizione della questione dell'isola ecologica che ne bloccava la costruzione. la Ziantoni si è ripromessa di convocare il gruppo Bonifati per monitorare l'andamento dei lavori.

PECORARO. Abbiamo riassunto la questione all'assessore, raccontando che noi comitati sin dal 2013 ci siamo mossi per denunciare la questione ma che nulla sin'ora è stato fatto. Abbiamo sottolineato il fatto che oltre ai problemi di ordine pubblico, sicurezza e sanitari, il pecoraro non ha titolo per possedere ed utilizzare i terreni che sono di proprietà comunale. Addirittura l'area vicino piazza Giannelli dove c'è il casale è destinata a servizi pubblici. Abbiamo consegnato l'esposto che avevamo fatto l'anno scorso e tutta la documentazione sottolineando il fatto che non si deve andare ad instaurare una trattativa con il pastore perchè non si tratta con chi commette un illecito. Si tratta di fare quello che stanno facendo ad Ostia, con gli stabilimenti balneari abusivi. . La Ziantoni ha detto che si occuperà del problema dando mandato agli uffici di accertare la problematica al fine poi di mandare andare via il pecoraro. Porrà molta attenzione problema della tutela delle trattamento consono degli animali.

DERATTIZZAZIONE. Dovrebbero avviare la derattizzazione del plesso di Prampolini e dei campi limitrofi come da noi richiesto., con PEC prima della pausa estiva, anche si vostra richiesta.


MOBILITA' Il Muncipio (che però non è competente in materia) ha recepito le nostre richieste di far fermare più treni a Ponte di nona nuovi treni, anzi ritengono che ponte di nona debba sostituire Lunghezza, come punto di riferimento per tutto il quadrante vista la presenza di numerosi posti auto. Trasmetteranno la proposta agli enti competenti. Proporranno inoltre di far girare il 554 a destra, una volta arrivato a Piazza Nottolini per evitare il traffico della Collatina. Al ritorno passerebbe per lo stesso percorso in modo da collegare anche la fermata del treno con il centro commerciale.
Come Comitato oltre far presente le criticità del nostro quartiere continueremo a monitorare l'operato di questa amministrazione affinché metta in pratica ciò che ha detto di voler fare. 

giovedì 4 giugno 2015

Terreno occupato adiacente Via Cerruti, cavalcavia su Via Grappelli e situazione del Consorzio: ecco tutta la verità

Molti cittadini pontenonini si chiedono perché debbano pagare ancora il consorzio, che funzioni abbia, cosa sia stato preso in carico dal Comune di Roma. Le strade? Le aree verdi, i marciapiedi? Molti altri si chiedono a che titolo il terreno adiacente Via Cerruti, Via Capetti e Via Chiodelli, laddove insistono anche ruderi di un antico casale,  sia occupato da alcuni signori. Altri ancora si chiedono perchè il cavalcavia pedonale sopra Via Grappelli, che consente di arrivare a piedi al centro commerciale sia così grande, e qual era il progetto originario. 
Il Comitato di quartiere ha indagato per voi. Tutte queste domande hanno trovato una risposta nel verbale dell'ultima assemblea del Consorzio tenutosi il 9 aprile scorso nel quale emerge una notizia positiva ma al contempo assurde verità. 

Clicca qui per scaricare il verbale 

Facciamo una premessa. 

Ricordiamo che il  Consorzio è stato costituito dai Costruttori del quartiere  per costruire le opere primarie e secondarie previste dalla convenzione urbanistica (Convenzione Ponte di nona e1) a scomputo degli oneri concessori. Il Consorzio, inoltre, aveva e ha il compito di provvedere alla normale manutenzione delle opere fino a che il Comune di Roma non le avesse prese in carico. I cittadini che hanno comprato casa sono subentrati ai costruttori come consorziati e per questo motivo pagano le relative quote. Tuttavia, solo l'amministrazione del condominio può rappresentare i consorziati in seno all'assemblea. Sui cittadini consorziati incombono solo gli oneri di gestione e manutenzione delle opere. Ai costruttori spetta in ogni caso il costo della costruzione delle stesse. 

Premesso questo, dal verbale dell'ultima assemblea risulta che tutte le opere primarie e secondarie sono state costruite e consegnate al Comune di Roma tranne la rete fognante (poi spiegheremo il perchè) e udite udite, due comparti a verde campagna, un'area destinata a servizi pubblici e proprio il cavalcavia sopra via Grappelli. Perchè? 

 Aree occupate abusivamente dal pecoraro e da cartelloni pubblicitari 

Tutte le aree verdi attrezzate le aree verdi arredo stradale e le aree verdi arredo compagna, piu le aree destinate a servizi pubblici sono state consegnate, tranne i comparti V6, V10 e S9
Una area non consegnata al comune di Roma scopriamo essere il comparto s9. La famosa area a ridosso di Via Cerruti, Via Capetti Via Chiodelli attualmente occupata, sui quali inisste anche un casale antico. Il Comune, guarda caso, non ha voluto prendere in carico quell'area proprio perché occupata. Sarebbe onere del consorzio consegnarla libera da occupazioni abusive. Ma così non è stato. E sapete chi sarebbe l'occupante abusivo? Il pecoraro. Così risulta dal verbale dell'assemblea. La situazione è a dir poco assurda e paradossale. I cittadini consorziati continuano a pagare le quote del consorzio perchè quei terreni non possono essere presi in carico dal Comune e le pagano per mantenere (in teoria)  quel terreno in realtà occupato dal Pecoraro che peraltro ne trae un beneficio economico.  Ecco in foto il comparto s9 indicato con una freccia rossa.




Stessa situazione per un altro terreno  con destinazione pubblica adibito  a verde campagna piu a valle: occupazione del pecoraro e del gregge di pecore e conseguente rifiuto del Comune di prendere in carico un terreno.  Per un altro terreno a verde campagna il comune non vuole prendere in carico il terreno per la presenza di cartelloni  pubblicitari abusivi. E il cittadino paga. Nel bilancio preventivo per il 2015 sono stati stanziati 54.000 euro circa per la manutenzione e il consumo.  Quando arriveranno le quote del consorzio pensate al pecoraro e alle aziende che fanno pubblicità sul cartellone pubblicitario apposto su terreno consortile.

Rete fognante 

Esiste un Accordo per la presa in carico da parte del Comune a condizione che il consorzio chieda la servitù per intervenire nelle vie private a pubblico transito di Via Verduzio, Via Giovannozzi e parte del comparto z42.

Cavalcavia su Via Grappelli

Altra sorpresa. Il cavalcavia su Via Grappelli, denominato Galleria di attraversamento Collatina antica - Via Grappelli ancora non è stato preso in carico dal Comune di Roma. E sapete perchè? L'opera non è stata completata. Deve essere ripristinato, da parte del consorzio, il lastrico solare mediante il ripristino del basolato della strada Romana e il ripristino dell'attraversamento pedonale ammalorato. Ecco spiegato il motivo per il quale l'attraversamento fosse cosi imponente. I costruttori per tutti questi anni avrebbero dovuto metterci sopra il basolato dell'antica collatina che hanno ritrovato quando hanno fatto Via Grappelli, per un'opera dal valore di 115.000 euro piu IVA piu costi complementari. E perchè fino adesso non era stato fatto? Misteri dell'urbanistica, che fa sparire i soldi dei cittadini. Per anni. La notizia buona è che il progetto è stato consegnato agli uffici di competenza per l'approvazione.

Bilancio Consuntivo

segnaliamo che esiste un conguaglio a credito di oltre 41.000 per la manutenzione delle opere che non sono stati spese per via del fatto che molte sono state consegnate al comune di Roma. Dal verbale Non è ben chiaro questi soldi come verranno spesi o se verranno restituiti.

Ecco tutto. 

Il Comitato ha intenzione di attivarsi presso il Consorzio e le Istituzioni competenti per far sgomberare gli occupanti abusivi sui terreni del consorzio per i quali i cittadini pagano ancora le quote consortili. In Ogni caso ogni pontenonino ha diritto di chiedere conto al proprio amministrazione dell'attività del consorzio. L'assemblea del condominio puo indirizzarlo sulle varie votazioni in seno all'assemblea.

Vi chiediamo di leggere il verbale per segnalare altre situazioni che ci siano sfuggite e per fornire utili suggerimenti 

giovedì 20 febbraio 2014

Ovile di via Saliola

Nella Commissione, era presente anche Carmine D'anzica, membro del direttivo del Comitato di quartiere

Riportiamo, di seguito,  l'esauriente resoconto del cdq di Colle degli aberti, sull'argomento

In questi giorni, in Municipio, sono state convocate congiuntamente le commissioni Urbanistica e Ambiente( il cui presidente è Pasquale Gidaro) e la commissione politiche sociali e sanità (il cui presidente è Daniele Grasso). Alla commissione hanno partecipato altri esponenti politici, rappresentanti della polizia municipale che in passato si sono occupati della questione dell’ovile, un rappresentante del dipartimento ambiente del comune oltre ad Elisa Sufflico per il Comitato di Quartiere Colle degli Abeti ed alcuni esponenti del comitato Nuova ponte di Nona.
Si è discusso ampiamente delle problematiche relative all’ovile di via Saliola e, in particolare, dello stato delle cose riguardo al previsto spostamento dello stesso in una sede più adeguata. Sembra che esista una convenzione, stipulata all’incirca 25 anni fa, tra comune, ASL e il pastore, per cui Cocco Salvatore può effettuare mungitura e avere lo stallo delle pecore in quella zona.
Sono state date subito brutte notizie. Il procedimento avviato in precedenza e per cui l’ovile stava per essere riallocato in una zona nel territorio di Castel di Guido ha subito un arresto irrimediabile.
In pratica, si era giunti ad un accordo con il comune, per cui a Salvatore Cocco sarebbe stata assegnata, in un azienda affidata ad un privato su un terreno regionale, una quota molto grande di terreno dove potevano essere ospitate le pecore e le relative attività. Sembra che il privato che ha in gestione l’azienda si sia opposto a questa ipotesi che è quindi definitivamente tramontata.
In pratica si ricomincia tutto daccapo.
Più volte nel corso della riunione è stato fatto notare la situazione di degrado al limite della decenza, la lenta moria degli abeti intorno all’ovile, la pericolosità dei cani. Lo stesso presidente Gidaro descrivendo il futuro dell’area ha detto che l’abetaia dovrà diventare un parco attrezzato fruibile per i due quartieri e che di fronte verranno costruite delle scuole. L’amministrazione ha quindi ritenuto ormai inderogabile lo spostamento e si sono delineate sostanzialmente due strade. La prima prevede la ricerca di nuove aree adatte, tenendo conto, a detta della commissione, che fin’ora si è dato fin troppo credito alle richieste del pastore che in questo momento ha una convenzione per un’area di poche centinaia di metri, mentre in cambio gli era stato promesso un appezzamento di terra molto più grande. I numeri appaiono più grandi rispetto a quello che ogni giorno possiamo vedere. Sembra che l’ASL abbia certificato che il pastore possegga circa 1000 pecore e circa 2 decine di maiali. Numeri che teoricamente richiederebbero spazi molto più grandi del fondo valle che in questo momento è concesso al pastore. E’ stato quindi ribadito che non si vede il motivo per cui in cambio dell’area attuale se ne debba trovare una più grande.
La seconda opzione non prescinde dal fatto che la commissione vuole trovare una sistemazione per il pastore. Se ci si dovesse trovare di fronte a richieste eccessive o difficili da esaudire non si è esclusa la possibilità di estinguere la convenzione. A tal riguardo purtroppo si è dovuto ammettere che nessuno della commissione ha mai potuto leggere tale convenzione perché non è mai stata richiesta agli atti. Quindi non si sa se all’interno è definita una data di chiusura della stessa, se ci sono delle clausole per cui la convenzione potrebbe essere rescissa nè quali sono effettivamente le aree date al pastore. E’ stata quindi fatta richiesta di accesso e recupero degli atti, che dovranno essere in possesso della commissione nel prossimo incontro sull’argomento.

La mancanza della convenzione non ha permesso alla commissione di conoscere tutte le informazioni necessarie per prendere delle decisioni. Seppure appare, come detto, inderogabile, la necessità di delocalizzare l’ovile.
Altro dato che mi sembra importante riportare sono le poche e contraddittorie informazioni sul casale Benzone di piazza Giannelli (di fronte alla casale concesso in gestione alla biblioteca Papillon). La polizia afferma che il pastore dichiara che quel casale è suo, o quanto meno gli è stato affidato. Ora non è chiaro sulla base di quale atto il pastore vanta questi diritti sul casale, e se nella convenzione vi è la concessione anche per quel casale. Sta di fatto che è stata chiesta una verifica della situazione che sarà effettuata dalla commissione patrimonio.

martedì 26 febbraio 2013

Aree occupate dal pecoraro: segnalazione del Cdq e mozione in Municipio


Il Comitato di quartiere “nuova Ponte di Nona” ha chiesto alle autorità competenti interventi immediati su una paradossale e diacronica situazione presente nel nostro quartiere.

La questione riguarda quello che nel quartiere viene chiamato il “pecoraro” con cui si fa riferimento alla persona che gestisce sia l’allevamento di pecore e maiali su via Saliola (ex via Mejo de Gnente) sia la custodia dei materiali nell’area adiacente piazza Aristide Giannelli con alcuni suoi “dipendenti”.

Insedamento su via Saliola

Composto da persone accampate in roulotte (a servizio dell’allevatore) da un allevamento di animali, in particolare pecore (un centinaio) e maiali.

Tale insediamento è vicinissimo alle abitazioni e alla scuola primaria “Corbellini” e alla materna comunale “Scarpe sciolte” e crea da anni gravi problemi igienico-sanitari.

La presenza di pecore e maiali che pascolano liberamente nell’area circostante (fino alla recinzione scolastica) e di roulotte che scaricano liquami nel fosso Benzone crea un’area malsana che probabilmente è in stretta correlazione con i ripetuti ritrovamenti di topi nella scuole “Corbellini” e “Scarpe sciolte” adiacente all’insediamento (da notare che è l’unica scuola a Ponte di Nona dove sono stati ritrovati topi).

Le attività di pastorizia sono, come sottolinea anche ASL (prot 1203 del 14/4/11), incompatibili con il contesto urbano che si è venuto a creare intorno all'ovile. Alcuni esempio sono i quotidiani fuochi accesi nell’insediamento che invadono di fumi l’area tra Nuova Ponte di Nona e Colle degli Abeti denunciati quotidianamente dai cittadini. La presenza dell’allevamento è pericoloso per le centinaia di persone che in macchina o a piedi percorrono via Saliola. Da più parti, infatti, ci è stata segnalata la pericolosità dei cani a guardia del gregge che spesso circolano, non custoditi e senza museruola, per il centro abitato. Inoltre, la già nota pericolosità per chi guida su via Saliola è aggravata dall'improvvisa presenza di pecore sulla sede stradale e dal letame quotidianamente lasciato sulla strada dal gregge.

Inoltre, è da tempo che viene denunciata la sistematica distruzione dell’abetaia del fosso Benzone a causa dei tagli indiscriminati per procurarsi legna e dell’inquinamento ambientale prodotto dall’insediamento.




Piazza Giannelli (comparto S9)

L’altro insediamento legato al “pecoraro” è posto nell'area adiacente a piazza Giannelli, area denominata S9 della convenzione E1 Nuova Ponte di Nona. In quell'area destinata a servizi pubblici, è presente l’antico rudere del cardinal Benzone (fonte dott. Stefano Musco, funzionario della Soprintendenza Archeologica) in cui vi sarebbe anche un bellissimo affresco e quindi una ricchezza storico-archeologica da preservare e valorizzare.

Quella è un’area che il consorzio avrebbe già affidato al Comune e che è destinata a servizi pubblici. Nonostante ciò, ad oggi quel terreno viene ancora utilizzato come deposito da qualche ditta di costruzioni e il pecoraro sarebbe stato incaricato di custodire gli strumenti del mestiere. Per far questo viene tollerata la presenza e l’occupazionesua e di suoi “operai” del casale.

Questo è uno scandalo! A che titolo la ditta costruttrice deposita i materiali li? Perché il Comune non ripristina l'area e il casale? Ribadiamo che quella è un’area pubblica! A che titolo il casale è occupato dai lavoranti del pecoraro che vi svolgono tutte le attività quotidiane compreso accendere fuochi per riscaldarsi e riempire di fumo le case circostanti? Tutto ciò non è compatibile con un casale di tale importanza storica e con un quartiere come il nostro.

Tali problemi sono stati segnalati già più volte dal vicino comitato di quartiere “Colle degli Abeti – Roma EST” e sono stati oggetto recente di una mozione presentata in municipio ad opera dei consiglierei Grasso, Scorzoni, Alveti, Mattei e Durantini.

Come Comitato appoggiamo qualsiasi azione volta al dislocamento delle attività del “pecoraro”, chiediamo la bonifica delle aree, la presa in possesso e la gestione comunale delle aree occupate dal pecoraro. Ricordiamo che tali aree includono la bellissima abetaia del fosso Benzone e l’antico casale del cardinale Benzone tra l’altro in un’area adibita a servizi pubblici (area S9 convenzione E1 Nuova Ponte di Nona).



REPORT DEL CDQ - LE CRITICITA' DEL PARCO ARCHEOLOGICO DELLA COLLATINA ANTICA A NUOVA PONTE DI NONA - GIUGNO 2026

CARTELLO SEGNALETICA STRADALE VERTICALE NEI PRESSI DELLA FERMATA DEL CENTRO COMMERCIALE ROMA EST CONTAINER TEATRO DELL OPERA NEI PRESSI DEL ...