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mercoledì 27 febbraio 2019

CDQ P.R. ART 2 ROGHI TOSSICI E QUALITA’ DELL’ARIA (ARPA)

Paola BUCCARELLA CdQ Nuova Ponte di Nona – Il Quartiere dei Parchi.
Continua la situazione drammatica dei “roghi tossici” che desta grande preoccupazione nei cittadini che abitano le periferie di Roma. Nelle ultime settimane è la volta degli abitanti del quartiere Tor Sapienza e, di conseguenza, dei suoi “vicini di quartiere”, tra cui anche il nostro Nuova Ponte di Nona. Come in passato i blitz delle forze armate continuano a susseguirsi per cercare di stabilire un minimo di ordine, senza però sortire alcun effetto. Questo è stato sottolineato in un incontro di dibattito e confronto tenutosi all’hotel DOMIDIA lo scorso 4 dicembre 2018, promosso da Roberta ANGELILLI e Stefano PARISI consiglieri della Regione Lazio, al quale il Comitato di Quartiere ha partecipato.
Ad oggi questa la situazione che ci troviamo davanti: “ci sono diversi accampamenti (rom) informali nella zona. Diversi punti dove vengono ammassate montagne e montagne di rifiuti che poi vengono bruciati o per essere smaltiti o per ricavare materiali da rivendere”(Video il Tempo TV)
E non si tratta di solo un tentativo di “eliminare” tonnellate di rifiuti che si accumulano in un determinato luogo per la sola assenza di una raccolta adeguata da parte dell’AMA S.P.A. (la società capitolina dei rifiuti). In realtà si tratta di una modalità, non propriamente conforme alla nostra morale etica, che serve per eliminare una grande quantità di materiale derivante da attività di riciclo e riuso. Questi incendi servono a risolvere situazioni di “pulizia ambientale“ per quantità di rifiuti divenute ingombranti e/o pericolose. Inoltre è noto come dietro queste combustioni di rifiuti si celino attività criminali connesse al ciclo dei rifiuti e illeciti ambientali ad esse correlate. La situazione relativa a questa “sovrabbondanza” di rifiuti si è accentuata in questi ultimi anni anche in seguito al divieto di alcuni stati asiatici, in primis la Cina, di importare, nel loro territorio, una parte di rifiuti solidi, e precisamente prodotti di imballaggio in plastica e rifiuti. “plastica e gomma destinati al riciclo. Quindi la situazione risulta estremamente complicata e di difficile gestione.
“Una situazione di degrado assoluto”: così l’ha definita l'ex vicepresidente del Parlamento europeo, Roberta ANGELILLI, nel corso di un sopralluogo, avvenuto a febbraio u.s. nel campo nomadi di via SALVIATI insieme ai rappresentanti di alcuni comitati civici della periferia est della Capitale. Ed è stato in data 18 febbraio 2019, che è stata consegnata al Presidente del Parlamento Europeo, Antonio TAJANI, una petizione europea sull’emergenza roghi tossici e trattamento illegale dei rifiuti nei campi rom a Roma. 
FOTO FACEBOOK ROBERTA ANGELILLI

Già in precedenza si era tentato di venire a capo di questa intricata situazione.
Nel mese di gennaio 2018 l’annuncio del protocollo “la terra dei fuochi” del Lazio, durante il quale erano stati promessi circa 13 milioni di euro di fondi europei, che si sarebbero dovuti tradurre nella presenza dell'esercito negli insediamenti dei rom, con installazione di video, tele-sorveglianza e presidi militari h24.
Inoltre “un milione di euro per contrastare il fenomeno dei roghi tossici” venivano stanziati dalla regione Lazio nell'ambito del patto “Lazio Sicuro” nel Comitato metropolitano convocato a maggio 2018 dal Prefetto di Roma, all’interno di un progetto di intervento a più largo raggio, in cui era incluso il tentativo di risoluzione del fenomeno dei roghi tossici” con il sostegno delle forze dell’ordine e per garantire la sicurezza dei cittadini.
A tal proposito le parole della sindaca Raggi: "Abbiamo parlato anche dei roghi tossici, qui abbiamo ottenuto un bel risultato. A seguito delle nostre richieste la Regione e la Prefettura hanno trovato e sbloccato un milione di euro per i 'Patti della sicurezza'. Saranno destinati a bonificare i campi rom, per contrastare e prevenire il fenomeno dei roghi tossici".
Secondo la Consigliera ANGELILLI le proposte succitate non hanno trovato un seguito concreto e “nonostante le rassicurazioni fatte dall’Italia alla Commissione Europea per chiudere la procedura di indagine avviata, le istituzioni italiane non hanno dato assolutamente seguito agli impegni presi”.
Per tale motivo è stato ufficialmente richiesto un intervento delle istituzioni europee “perché la situazione nei campi rom e nelle zone limitrofe è talmente grave da violare tutte le direttive europee sul trattamento dei rifiuti e sul rispetto dell’ambiente e la qualità dell’aria”. Questo è quanto dichiarato dai rappresentanti dei comitati e delle associazioni che hanno sottoscritto la petizione. 
Come tutti ben sappiamo il problema dei roghi tossici non interessa soltanto il territorio laziale, possiamo definirlo un problema su base “nazionale”. Argomentato possiamo portare l’esempio dei “roghi” che hanno esasperato, per anni, i cittadini della Sardegna la cui situazione è diventata, anche per loro, insostenibile. Il “Gruppo d’Intervento Giuridico” onlus, associazione ecologista sarda, se ne è occupata in numerose occasioni e con azioni legali finalizzate all’accertamento delle responsabilità e alla bonifica ambientale. I luoghi interessati sono dislocati su tutto il territorio sardo, dal campo nomadi comunale di Cagliari al far west dei rifiuti di Selargius, dai roghi di rifiuti nella campagna di Veggiano al campo nomadi abusivo di Cagliari.
E altri innumerevoli episodi singoli o multipli di “roghi tossici” si sono succeduti in altre città italiane: Milano, Bari, Pavia su tutte.
La situazione più eclatante e più pericolosa in quanto a impatto ambientale e salute pubblica, perpetrata per più di un decennio, è quella relativa alla famigerata “Terra dei fuochi” campana, in alcune zone delle provincie di Napoli e Caserta. In queste zone si è verificato per molti anni lo smaltimento illecito di rifiuti, di differente provenienza, in sversamenti superficiali, esposti alle pratiche d’incendio anche in prossimità di aree residenziali, o anche interrati in zone agricole.
Solo recentemente differenti studi nelle zone interessate hanno confermato elevati livelli di inquinanti e la persistenza di notevoli danni all’ambiente in primis e, di conseguenza, anche alla salute pubblica.
Questa situazione precaria ha portato, recentemente, la regione Campania ad avviare studi più approfonditi e concreti di impatto ambientale e salute pubblica. Merita un accenno particolare, lo studio SPES “Studio di Esposizione nella popolazione suscettibile” (2016), a cui hanno aderito varie Istituzioni, tra cui, oltre alla regione Campania, lo Studio Zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno (IZSM), in veste di Ente promotore e l’Istituto nazionale tumori, fondazione “G. Pascale” di Napoli.
Lo SPES rappresenta uno studio di BIOMONITORAGGIO e epidemiologico sull’uomo al fine di indagare la correlazione tra esposizione ambientale e salute, in questo caso specifico nella regione Campania. Si tratta anche di uno studio di ricerca, con l’obiettivo di validare, in un futuro prossimo, un concreto ed innovativo metodo di individuazione del rischio biologico.
L’obiettivo prioritario dello studio è stato quello di valutare la relazione tra differenti inquinanti ambientali (Metalli pesanti, IPA, PCB, Diossine, ecc) e la salute in regione Campania, misurando in maniera sistematica bio-marcatori di esposizione, di effetto o danno nei fluidi biologici, al fine di verificare eventuali differenze di rischio e/o di salute fra residenti nelle diverse aree territoriali campane. 
La situazione dell’area riguardante la “Terra dei fuochi” è un ottimo esempio per evidenziare la complessità e la peculiarità del problema per il quale come Comitato abbiamo deciso di batterci! Gli studi fatti in Campania sottolineano l’importanza, in primis, delle principali fonti di inquinamento che gravano sulla qualità dell’aria che respirata e che impattano negativamente in salute e ambiente. A queste si aggiunge l’emergenza “roghi tossici”, soprattutto se si tratta di situazioni protratte per lungo tempo.  Ancora, ad oggi, non esistono conferme certe sul ruolo effettivo da dare a questi fenomeni.  Infatti nelle zone interessate della regione campana, è risultata decisamente complessa l’identificazione della popolazione esposta e oggetto dello studio SPES, tenendo conto, nel corso degli anni, anche dell’effetto combinato di differenti fattori di rischio che conosciamo bene: lo stile di vita (fumo, alimentazione squilibrata, ecc.), le attività professionali industriali con l’esposizione costante a fumi e vapori tossici, l’inquinamento delle matrici ambientali….Tutti fattori di rischio ben conosciuti che, di solito, sono alla base di una aumentata suscettibilità a patologie cronico-degenerative di vario tipo, a malattie congenite e ai tumori. 
È comunque ormai riconosciuto, che l’effetto combinato di diversi fattori di rischio non ha le stesse conseguenze sulle persone, anche se appartenenti al medesimo gruppo familiare, in quanto esiste una specifica risposta individuale (genetica) al danno. Alcuni individui, infatti, possiedono capacità di resistere ai danni subiti (come aberrazioni cromosomiche, mutazione geniche) più sviluppate rispetto ad altri (William et al., 2009). 
La situazione campana è stata studiata in maniera approfondita e, ad oggi, può essere utile punto di riferimento qualora si volessero intraprendere studi più approfonditi anche nelle altre regioni. L’esempio della Campania è peculiare per sottolineare la complessità di un problema le cui conseguenze si ripercuotono non solo una singola parte dell’ecosistema (uomo, animale o natura, etc.), ma sull’esistenza umana in generale. Negli ultimi mesi l’IZSM grazie all’istituzione della Task force inter-ministeriale Terra dei Fuochi, alla Regione Campania, all’ARPAC e al contributo delle Università̀ campane, ha continuato a condurre nuove rilevazioni che sono sfociate in un nuovo importante e innovativo piano di monitoraggio “Campania Trasparente”, su aria, suolo, acque, matrici animali e vegetali. Nel Lazio un altrettanto valido piano di monitoraggio della situazione qualità dell’aria, dell’acqua e di tutte le normali fonti di inquinamento (rumore, rifiuti, scarichi industriali, falde acquifere…) è effettuato quotidianamente dall’ARPA Lazio, Agenzia regionale protezione ambientale del Lazio. La rilevazione della qualità dell’aria regionale viene affidata ad una rete di monitoraggio costituita da 55 stazioni di monitoraggio di cui 46 incluse nel Programma di Valutazione della qualità dell’aria regionale approvato con D.G.R. n. 478 del 2016. 
Le stazioni di misura sono dislocate nell’intero territorio regionale come di seguito indicato:
  •  5 stazioni in zona Appenninica; 
  • 10 stazioni in zona Valle del Sacco; 
  • 16 stazioni nell’Agglomerato di Roma (di cui 1 non inclusa nel Programma di valutazione regionale); 
  • 24 stazioni in zona Litoranea.
Da queste stazioni vengono ricavati i dati per lo studio annuale della qualità dell’aria. I risultati preliminari sono facilmente visibili sul sito dell’arpa in cui, per comodità, noi del CdQ, abbiamo deciso di mettere qui la tabella riassuntiva.


Ad una prima occhiata si evince che, per quanto riguarda smog, inquinamento, polveri sottili: la qualità dell'aria a Roma e nel Lazio nel 2018 è migliorata rispetto al 2017. Tutte le informazioni nella valutazione preliminare realizzata da ARPA Lazio si trovano online al seguente link:  

http://www.arpalazio.net/…/MonitoraggioAria2018_Rapporto%20…

Ovviamente si tratta ancora di una valutazione preliminare, basata su dati raccolti dal monitoraggio costante delle centraline fisse in dotazione di ARPA. A questi dati si aggiungeranno i monitoraggi effettuati anche da centraline mobili su tutto il territorio regionale. La somma di tutti i dati emersi darà i risultati definiti sulla qualità dell’aria nell’anno 2018, che dovrebbero uscire nel mese di aprile 2019.
Il comitato in una consultazione dei Dati sulla qualità dell’aria, nel sito ARPA Lazio nella settimana del 17 febbraio, abbiamo verificato un superamento costante delle concentrazioni delle polveri sottili in tutto il Lazio e precisamente nel comune di Frosinone. Tuttavia si è trattato di un fenomeno transitorio. Abbiamo avuto ampie rassicurazioni che questi dati "preoccupanti" sono dovuti alla presenza delle comuni fonti di inquinamento che tutti noi conosciamo (gas scarico macchine, industrie, etc.), tuttavia si esclude, tra le cause, la presenza dei cosiddetti "roghi tossici" che destano grande preoccupazione, in realtà, impattano solo in minima parte la qualità dell'aria. E questi sono dati dimostrati recentemente dal rapporto sulle rilevazioni delle polveri sottili in relazione alle combustioni dei "roghi tossici" di via SALONE, che è stato effettuato nel 2017 da ARPA Lazio e che potete consultare, nel sito, proprio come abbiamo fatto noi.
Ci è stato dunque spiegato che la causa del peggioramento della qualità dell'aria era dovuto ad un fenomeno meteorologico aggiuntivo, che si verifica di regola ogni anno da dicembre a febbraio, relativo all'alta pressione e alla mancanza di venti in questo periodo dell'anno che rendono l'aria stagnante, favoriscono il deposito delle particelle inquinanti, emesse dalle comuni fonti di inquinamento (gas auto, scarichi industriali, solo per citarne alcuni), negli strati più bassi dell'atmosfera, impedendo quindi il ricambio dell'aria. Ecco perché, quando si verifica ciò, sentiamo l'aria "pesante" e "irrespirabile ". Già nei giorni successivi la situazione metereologica è andata sensibilmente migliorando e andrà sempre meglio nei prossimi mesi.
Se voleste consultare il rapporto preliminare ARPA Lazio sulla qualità dell'aria 2018, sempre sul sito ARPA Lazio, notereste che i risultati qualità dell'aria sono migliori rispetto al 2017, quindi l’ipotesi è che anche il 2019 possa seguire le stesse orme verso un sempre maggiore miglioramento delle condizioni dell'aria che respiriamo quotidianamente.
***
Precisiamo che in questo caso si parla di qualità dell’aria in generale in tutto il territorio.  Differenti affermazioni possiamo fare per quei cittadini che abitano nelle zone limitrofe alla continua emissioni di costanti fonti di inquinamento, tra cui ricordiamo anche i “roghi tossici” e per i quali sarà doveroso che le istituzioni mettano in campo maggiori risorse e nuove strategie di risoluzione del problema.
In conclusione speriamo di aver potuto informare maggiormente i cittadini e il nostro impegno non finisce qui. Il comitato continuerà ad informarsi con l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente come pure a denunciare le mancanze e gli illeciti, infine responsabilizzare le istituzioni per minimizzare efficacemente il problema.
Il Comitato di Quartiere Nuova Ponte di Nona – Il Quartiere dei Parchi

giovedì 23 marzo 2017

ATTIVITA' RECENTI DEL COMITATO

ATTIVITA' RECENTI DEL COMITATO DI QUARTIERE NUOVA PONTE DI NONA

RACCOLTA PORTA A PORTA. Ci è stato scritto dall'assessore Municipale che nel nostro quartiere dovrebbe partire il porta a porta condominiale a Marzo. Ad oggi però ancora nessuna data ufficiale concernente la partenza del nuovo servizio.
SICUREZZA. Abbiamo in più di una occasione incontrato il capitano dei Carabinieri di Tivoli responsabile di tutto il Comando che arriva fino a Settecamini e a Ponte di nona. per rappresentargli le esigenze del nostro territorio. Se si trovassero i locali idonei lui sarebbe ben felice di aprire una caserma nel nostro territorio che lo ritiene strategico al fine di limitare e arginare le sacche di illegalità presenti nel quadrante est e non estenderle a quartieri più tranquilli come il nostro.
ROGHI
Abbiamo partecipato ad una commissione Ambiente del comune di Roma dove ci hanno detto che volevano istituire un tavolo sulla sicurezza per affrontare la questione. Abbiamo scritto anche al vicecapo di gabinetto con delega alla sicurezza senza purtroppo ottenere risposta. Su questo punto questa amministrazione, al di la della volontà di chiudere i campi nomadi, ancora non ha riferito un programma preciso per affrontare questa piaga. Per adesso è stato attuato un protocollo d'intesa che si sostanzierebbe in un coordinamento tra Campidoglio, forze dell'ordine, Questura, Prefettura e Polizia locale. Ci informeremo sugli sviluppi di questo protocollo. il 22 febbraio abbiamo rappresentato all'assessore all'ambiente comunale, in vista al nostro Municipio, anche questo problema
PARCO ARCHEOLOGICO. A settembre abbiamo segnalato che AMA voleva fare l'isola ecologica proprio dentro il parco. L'assessore Ziantoni ha preso in carico la questione proponendo un altro luogo per installare l'isola ecologica (Viale Cerroncino) e sbloccando i lavori, tanto richiesti anche in passato, da questo Comitato. Oggi il parco archeologico sta diventando realtà. Ci siamo accorti tuttavia, anche grazie alle segnalazioni dei cittadini che manca di fatto una interconnessione pedonale e ciclabile con il nostro quartiere. Sarebbe assurdo.Tra l'altro l'interconnessione consentirebbe di raggiungere la stazione e il nido in bicicletta. Abbia proprio ieri fatto presente la questione a tutti i livelli, (Enrico Stefano, Daniele Diaco, Donatella Iorio, Katia Ziantoni, Fabrizio Tassi) al fine di verificare se i finanziamenti attualmente esistenti consentano la risoluzione del problema.
ADEGUAMENTO VIA COLLATINA TRATTO ACQUA VERGINE - LONGONI . La Commissione lavori pubblici del Comune di Roma e del Municipio si sono interessate della questione. Inoltre su tale argomento ci hanno scritto Giuseppe Agnini e Alessandra Agnello, rispettivi presidenti delle commissioni. I Finanziamenti ci sono e il lungoe farraginoso procedimento è ancora in essere. I prossimi passi dovrebbero essere quelli della chiusura della conferenza dei servizi per l'approvazione del progetto definitivo, la delibera di modifica del piano regolatore, il bando e l'esecuzione dei lavori. Se tutto va bene prima dell'inizio dei lavori dovrà passare almeno 1 anno. Abbiamo chiesto ai Presidenti delle commissioni di continuare il coordinare dei vari dipartimenti/uffici affinchè tutto proceda celermente.
PROCESSIONARIE NEL PARCO. La Ziantoni a seguito di nostra richiesta ci ha risposto: "Gent.ssimo,
quest''anno, come l'anno scorso, il servizio giardini, non ha provveduto alla prevenzione delle processionarie che doveva partire dai mesi scorsi.
Non essendo stata fatta apposita gara l'intervento del Servizio Giardini, si limiterà alla rimozione di eventuali ceppi che vi prego, nel caso, di segnalare."
MANUTENZIONE STRADALE. Abbiamo scritto e poi incontrato l'assessore ai lavori pubblici segnalando in particolare la questioen di Via Noale e la questione della famosa buca pompei. Abbiamo segnalato anche l'assenza della segnaletica orizzontale ormai consumata.

venerdì 23 dicembre 2016

Commissione Ambiente su Nuova Ponte di nona, Roghi, Raccolta Rifiuti, Porta a porta

Il Direttivo de Comitato di quartiere è sempre al lavoro per rappresentare all'attuale amministrazione le problematiche del quartiere e chiedere soluzioni. Il 23 Dicembre c'è stata una Commissione Ambiente del Comune di Roma, presieduta da Daniele Diaco su vari temi a noi cari e alla quale hanno preso parte una delegazione tutta al femminile: Soana Ridenti e Veronica Altimari del direttivo del cdq. Problematiche già note all'amministrazione Municipale che abbiamo incontrato in più occasioni nella persona dell'Assessore all'Ambiente Katia Ziantoni.

Per quanto riguarda il tema dei ROGHI tossici, subito dopo il nostro comunicato successivo ai roghi del fosso Benzone, e il comunicato del cdq di Colle degli Abeti, è stato ripristinato il new jersey per impedire (speriamo) l'accesso all'area.
Per quanto riguarda più in generale la tematica dei roghi tossici in tutta Roma, è stato riferito che il dipartimento Ambiente sta effettuando un monitoraggio di tutte le situazioni della città di Roma con l'idea di instaurare un tavolo permanente di Sicurezza con le istituzioni e le forze di polizia per tracciare una strategia. La funzionaria presente in commissione ha fatto anche accenno al fatto che, sulle situazioni più problematiche riguardo i campi autorizzati del Comune si inizia un discorso di superamento del campo. Abbiamo  comunque ricordato il rogo del 12 dicembre e come stiano diventando più frequenti in quella discarica abusiva al confine tra Cole degli Abeti e il nostro quartiere. Hanno detto che faranno effettuare dei sopralluoghi con la Polizia Locale.

RACCOLTA PORTA A PORTA e rimozione dei cassonetti stradali: il Comune ed Ama nel VI municipio avvieranno da gennaio/febbraio un progetto pilota di raccolta, stilato da un ingegnere di Torino, che punta ad ottenere il 70% di differenziata.
la notizia è che il progetto che riguarderà  anche noi e del quale dall'inizio del nuovo anno verremo resi partecipi per conoscerne i contenuti in dettaglio.  . E' stato fatto presente che dove già c'è la PAP spesso non vengono fatti i ritiri ed è anche per questo che poi vengono a buttare i rifiuti da noi, Dicono che stanno risolvendo anche questo problema con Ama.
Entro l'anno prossimo dovrebbe essere costruita l'isola ecologica a Via Cerroncino, dietro Il centro commerciale Roma Est


MANUTENZIONE AREE VERDI - Presente anche Angelo Panetta, dirigente responsabile del servizio Giardini per il nostro Municipio che ha descritto la situazione attuale. Ha affermato che con le risorse in essere non è possibile fare alcuna programmazione ma che sono riusciti ad effettuare comunque alcuni interventi su tutto il territorio municipale seppur a fatica.
Tuttavia sono stati pubblicati nuovi bandi che dovrebbero essere assegnati entro primavera con nuove risorse e strumentazione (pensate che ad oggi il VI ha solo nove addetti e macchine in prestito dal V) e che se tutto va come deve andare, dal mese di giugno inizia la nuova programmazione di manutenzione delle aree verdi. Abbiamo ricordato l'illuminazione del parco di Gastinelli. Hanno preso in carico la segnalazione ma ad oggi ci hanno fatto capire che non ci sono risorse.

Si è discusso anche sulla questione del pecoraro sui quali dedicheremo un apposito post, per riepilogare  la situazione attuale. L'amministrazione ha comunque preso l'impegno di spostarlo.

giovedì 15 dicembre 2016

Roghi tossici, ormai bruciano in mezzo alle nostre case e a pochi metri da una scuola

COMUNICATO STAMPA CDQ NUOVA PONTE DI NONA
Roma, 15 dicembre 2016
Roghi tossici, ormai bruciano in mezzo alle nostre case e a pochi metri da una scuola
Se per assurdo ci eravamo prefissati un limite di sopportazione, e tolleranza, circa la combustione illecita dei rifiuti che ripetutamente si verificano nelle nostra zona, quel limite è stato superato martedì 12 dicembre. Ormai i roghi tossici non si fanno più nei pressi dei campi rom, cosa sempre considerata grave per noi e per gli abitanti del villaggio attrezzato di via di Salone, ma negli ultimi mesi questa attività viene fatta in una stradina chiusa del vicino quartiere Colle degli Abeti, traversa di via Nicola Saliola, che in linea d'aria dista a poche centinaia di metri dalla scuola di via Corbellini, e dalle nostre case. 
Adesso basta. Perchè quello che è accaduto martedì indica chiaramente che se non si prederanno provvedimenti immediati, il fenomeno è destinato a crescere. In questa discarica abusiva, denunciata da tempo dai cittadini alle autorità competenti, si sversa ormai di tutto. Era solo questione di tempo che venissero innescati anche dei roghi. Un'enorme colonna di fumo nero alla diossina, come non si era mai vista, martedì si è alzata in cielo. Odore acre e tossico che, purtroppo, ha invaso le nostre case, le scuole, le attività commerciali, per molte ore.
Il comitato di quartiere Nuova Ponte di Nona, dopo aver atteso inutilmente soluzioni dal Campidoglio già con le amministrazioni di Gianni Alemanno e Ignazio Marino, oggi chiede direttamente al sindaco di Roma, Virginia Raggi, pugno duro. Pugno duro contro il degrado che deriva dalle discariche abusive nella zona, contro il traffico illecito dei rifiuti. Pugno duro contro una prassi che riteniamo grave per la nostra salute. È infatti nel sindaco il dovere di preservare la salute pubblica dei cittadini. Il Cdq, che annuncia azioni dimostrative forti, pretende quindi di essere ricevuto dalla prima cittadina della Capitale o da un suo delegato, nel più breve tempo possibile. Non vorremmo essere costretti a constatare, ancora una volta e malgrado le promesse elettorali di giugno, che le periferie romane sono costrette a combattere le proprie battaglie da sole. Anche noi siamo Roma, e il tempo è scaduto.

mercoledì 3 febbraio 2016

VITTIME DEI ROGHI TOSSICI E DEL SILENZIO ISTITUZIONALE



VITTIME DEI ROGHI TOSSICI E DEL SILENZIO ISTITUZIONALE


Delle colonne di fumo nero “alla diossina” che si alzano nel cielo delle nostre periferie quotidianamente. A pochi metri dalle nostre case. E non più di 10 km dal Quirinale.

Monta la protesta di migliaia di cittadini. Per questo, numerosi comitati di quartiere e associazioni di Roma, sulla spinta delle continue e persistenti proteste da parte degli abitanti più colpiti dal fenomeno dei roghi tossici provenienti dai campi nomadi disseminati in ogni angolo della città, hanno deciso di attuare una serie di proteste che puntano a sollevare l’attenzione a quella che è ormai una vera e propria emergenza.
Non è più tollerabile il silenzio da parte delle autorità e delle istituzioni, alle quali si chiede di mettere una volta per tutte la parola “fine”.
Le esalazioni nocive sono prodotte in gran parte dagli stessi abitanti degli insediamenti abusivi, o dei villaggi attrezzati della Capitale. Provengono dalla combustione dei rifiuti smaltiti illegalmente o per recuperarne rame e ferro, mettendo in pericolo la salute nostra e dei nostri figli.
Questa attività illegale, attualmente viene svolta nella più totale indifferenza da parte delle istituzioni che dovrebbero avere a cuore l’incolumità dei cittadini: Prefettura, Regione, Campidoglio e Governo. Quello che a gran voce da anni viene chiesto è il più sacrosanto dei diritti: quello alla salute sancito anche nella Costituzione.
Finora la città ha assistito solo a reazioni timide, saltuarie, inefficaci e dispendiose. Per questo, i cittadini, ormai stremati da tanto immobilismo, hanno deciso di alzare la voce, sotto un unico coordinamento di comitati dal nome "Basta roghi criminali", mettendo in essere una serie di proteste che si svolgeranno in diversi punti della Capitale.
L'esposizione degli striscioni con la scritta "Basta roghi criminali", o di semplici lenzuoli bianchi, rappresenta solo l’inizio. La prima di una lunga serie di manifestazioni con l'unico scopo di obbligare le autorità competenti a porvi rimedio. Ci chiediamo dove siano il Prefetto Franco Gabrielli e il Commissario straordinario di Roma Capitale Paolo Tronca. Sicuramente distanti dalla grave situazione in cui versano le periferie romane.
L’unica via d’uscita, secondo il coordinamento che ha natura totalmente apartitica, è il superamento del “sistema campi nomadi”, che sono ormai dei “lager di Stato”. Contrastare il traffico illegale di rifiuti, quelli che alimentano anche le industrie italiane, e che di fatto hanno creato nei nostri quartieri una “terra dei fuochi bis”.
URGONO Provvedimenti in nome della legalità. Disponibili ad un tavolo di confronto con le istituzioni di questa città.
ROMA E I ROMANI, non hanno più tempo.







giovedì 26 novembre 2015

Il Comitato scrive al Commissario TRONCA

Di seguito si trasmette la nota che il Comitato di quartiere ha trasmesso al Commissario Tronca. 
Apertura di due strutture scolastiche pronte ma chiuse, raccolta differenziata porta a porta, navetta e piste ciclabili per la nuova fermata fr2, monitoraggio roghi tossici, manutenzione del verde, sono state le richieste. Ci apprestiamo a scrivere una nota a parte per la manutenzione delle strade.


Da: CdQ PonteDiNona [mailto:cdqpontedinona@gmail.com]
Inviato: giovedì 19 novembre 2015 17:40
A: urc@comune.roma.itmobilita@comune.roma.itld.urbanistica@comune.roma.itld.ambiente@comune.roma.it;urp.scuola@comune.roma.itld.mun06@comune.roma.it
Oggetto: lettera al Commissario TRONCA. Urgenze

Al Commissario
Francesco Paolo Tronca
E p. c.
Al Presidente del Municipio
Marco Scipioni


Questo comitato di quartiere illustra le criticità e le emergenze relative al proprio territorio Nuova Ponte di nona Municipio VI, quartiere all'estrema PERIFERIA EST della Capitale, 4 km oltre il Grande raccordo anulare.

EMERGENZA SCUOLE
1)     Apertura nido/materna di Via Luigi Crocco
A Via Luigi Crocco è stato costruito un nido  come opera a scomputo della costruzione della centralità metropolitana di cui alla Convenzione Urbanistica M2 - Lunghezza Ponte di nona. Il Nido è già pronto e consegnato al Comune di Roma ed è inspiegabilmente ancora  chiuso.  Vista il record delle liste di attesa del nostro territorio sia di nidi che di materne è urgente aprirlo, mettendoci un nido o una materna. Il Dipartimento aveva già avviato le pratiche per l’apertura dello stesso.

2)     Apertura nido/materna nella scuola del punto verde qualità di ponte di nona.
Nel punto verde qualità di ponte di nona in Via Don Primo Mazzolari è esistente una struttura già pronta con tutti gli arredi dedicata ad un asilo, ma mai aperta. E’ stato accertato che la struttura è di proprietà del Comune di Roma. E’ urgente aprirla mettendoci un asilo o una materna, stralciando la questione della scuola dalla intricata situazuione di tutte le altre opere facenti capo al punto verde qualità.
MOBILITA’
3)     Nuova fermata Ponte di nona, Linea fr2 (lavori correlati e collegamenti ATAC)
In vista dell’apertura della nuova Fermata denominata “Ponte di nona”  del treno FR2 Roma Lunghezza i cui lavori, stando a quanto dichiarato da RFI nella riunione della Commissione lavori pubblici del Comune di Roma  del 22 ottobre 2015, dovranno essere consegnati il 14 aprile del 2016, è necessario:
-        Provvedere al passaggio di consegne del parcheggio dal lottizzatore della Convenzione  Urbanistica M2 - Lunghezza Ponte di nona Master Engeneering del Gruppo Bonifati  al Comune di Roma.
-        Provvedere alla rimozione di discariche abusive alla sfalcio dell’erba dei parcheggi limitrofi, pronti da tanti anni ma mai utilizzati
-       ATAC.  Provvedere ad incrementare la navetta 050 che dal quartiere Nuova Ponte di nona consente di raggiungere la fermata, prevedendo un percorso più rapido, da noi proposto (allegato n.1), che consente di evitare il traffico verso il centro.
-        Provvedere ad installare rastrelliere per  biciclette al fine di favorire la mobilità sostenibile e progettare collegamenti con piste ciclabili anche leggere da e per il quartiere. La progettazione di piste ciclabili sarebbe favorita dalla presenza di marciapiedi molto larghi recentemente costruiti.

SICUREZZA/ROGHI TOSSICI
4)     Monitoraggio, prevenzione e repressione roghi tossici campo di salone e previsione CHIUSURA
E’ necessario affrontare con determinazione la problematica dei roghi tossici che divampano dal vicino campo nomadi del comune di Roma in via di salone, organizzando e programmando una rimozione costante dei rifiuti, un controllo del territorio, del campo e degli accessi allo stesso ed installare quelle barriere che non consentano agli abitanti del campo di creare discariche nelle zone limitrofe. E’ necessario porre le basi per CHIUDERE DEFINITIVAMENTE IL CAMPO.
AMA
5)      AMA. E’ necessario implementare nel nostro quartiere LA RACCOLTA DIFFERENZIATA PORTA A PORTA. Essendo circondati da quartieri che hanno attivato già questo tipo di raccolta, tale asimmetria comporta che molti residenti vicini, non volendo partecipare alla piu complessa raccolta a porta a porta,  utilizzino i cassonetti del nostro quartiere o il più delle volte el zone antistanti i cassonetti a detrimento del decoro e dell’igiene del quartiere. E’ necessario procedere ad una derattizzazione nelle zone vicino ai cassonetti. E’ necessario una programmazione di pulitura del quartiere (compreso lo sfalcio dell’erbacce infestanti ad oggi completamente assente).
AREE VERDI
6)      MANUTENZIONE AREE VERDI. Nel quartiere sono presenti numerose aree verdi e parchi urbani molto vasti, gestite dal servizio giardini del dipartimento. Tale manutenzione allo stato attuale  non è sufficiente, prevedendo pochissimi sfalci dell’erba ogni anno, rendendo i parchi in molti momenti dell’anno non frequentabili ed a rischio incendio. Si richiede l’implementazione della manutenzione con una seria programmazione, adeguata dotazione organica e strumentistica, tenendo conto anche della vastità delle aree verdi.
Si chiede un calendario programmato di interventi al quale possano partecipare anche i cittadini volontari del decoro.
Le aree di maggior rilievo sono
-        Parco Sinisgalli (Via Conti/Chiodelli) (parco attrezzato, giochi per bambini)
-        Parco di Via Luigi Gastinelli (parco attrezzato aree pic nic e strumenti per allenamento sportivo)
-        Verde spartitraffico Viale Francesco Caltagirone, Via Gustavo Colonneti, Via Giorgio Grappelli e relative rotatorie verdi.

Ringraziandola per la disponibilità  e certi di un riscontro, siamo a sua disposizione e la salutiamo cordialmente.
BRUNO FORESTI
PRESIDENTE CDQ NUOVA PONTE DI NONA







Incontro con il Prefetto Gabrielli. Sconfitta sui roghi tossici

Lunedì 23 novembre, Elisa Cherubini e Chiara del Guerra hanno partecipato in rappresentanza del cdq, all'incontro con il Prefetto, Presso il Municipio VI, ricordando che le azioni messe in opera contro i roghi che si accendono nei pressi del campo nomadi non sono state affatto sufficienti,
Il Prefetto ha ammesso pubblicamente una personale sconfitta sulla vicenda impegnandosi ad affrontare la situazione.
In realtà i sconfitti sono i cittadini e la sconfitta non è sua personale. La prossima amministrazione dovrà avere come obiettivo l'eliminazione del fenomeno e la chiusura del campo. Subito.
E' inammissibile che lo stato riesca sconfitto su questa piaga. Evidentemente non c'è la vera volontà di affrontare la problematica.

venerdì 13 marzo 2015

Ispezione cdq Campo Nomadi Salone. Non c'è il presidio della Polizia

L'amministrazione Marino non rispetta le promesse. Ora basta

Il 25 febbraio scorso siamo andati nuovamente in Campidoglio per chieder conto dell'attività dell'amministrazione sull'attività di contrasto ai roghi, visto che nulla era cambiato rispetto a prima e che le promesse che ci avevano fatto erano state tutte disattese.

Il Vice Sindaco Nieri, Il delegato alla sicurezza del sindaco Rosella Matarazzo, il Dott. Clemente Capo della Polizia Municipale, il dott. Di Maggio, Vice capo della polizia Municipale e comandante dello SPE ci avevano promesso questa volta che avrebbero messo due pattuglie a vigilare il campo e avrebbero incaricato AMA per una pulizia costante.

Ma i roghi sono continuati

Ieri il GAR, gruppo anti roghi del Comitato di quartiere, Nuova Ponte di nona  che sarebbe il nuovo un gruppo di lavoro del cdq formato da cittadini volontari su questa tematica, assieme al Presidente del Comitato, ha fatto una ispezione presso il campo per verificare la presenza del presidio fisso della polizia Municipale


Nessun presidio della polizia municipale era presente al campo all'una e un quarto circa.
E' un fatto gravissimo. Perchè questo significa prendere in giro i cittadini.
L'assenza di una continua vigilanza è la causa dello scarico di ingenti quantitativi di rifiuti nei pressi del campo che poi vengono incendiati, creando fumi che danneggiano la nostra salute.
Presente anche una notevolissima quantità di rifiuti di ogni tipo. L'AMA è assente.

Ci sono ben precise responsabilità.

Noi continueremo a stare con il fiato sul collo alle istituzioni competenti, proclamando uno stato di protesta e agitazione e valutando quali inziative ora sio opportuno mettere in essere per convincere l'amministrazione reticente ad intervenire.

Pubblichiamo il video dell'ispezione del GAR - Comitato di quartiere nuova Ponte di nona






mercoledì 18 febbraio 2015

Roghi e problematiche del quartiere: Il Comitato incontrerà il Vice Sindaco e l'Assessore alle politiche sociali



Sono noti ormai i problemi che attanagliano il nostro bel quartiere e che il comitato  ormai da quasi tre anni sta affrontando. Il problema dei fumi nocivi che esalano a causa di roghi di rifiuti accessi presso il campo nomadi di salone è sicuramente una delle priorità, perché si tratta di tutelare la nostra salute e quella dei nostri figli, E' un fatto gravissimo che le istituzioni devono affrontare senza se e senza ma.

A seguire la problematica della carenza delle strutture scolastiche di ogni ordine e grado, la viabilità (rifacimento di Via di salone e pagamento del pedaggio), carenza di una pulizia costante da parte di AMA, la sicurezza (rapine ai danni degli esercizi commerciali e furti nelle abitazioni e accattonaggio), trasporti inadeguati, carenza di giochi per bambini, manutenzione parchi, arresti al centro rifugiati. Tranne quello dei roghi, tali problemi non stati messi in ordine di importanza. Ciascun abitante, a seconda della propria sensibilità e della propria esperienza di vita, avrà certamente una sua specifica graduatoria.

Il prossimo mercoledì 25 febbraio, il Comitato di quartiere nuova ponte di nona, a seguito di specifica richiesta, avrà la possibilità di incontrare il Vice Sindaco e l'assessore alle politiche sociali, competente per i campi nomadi, per riportare tutte queste problematiche ma sicuramente in primis, il problema dei roghi.

Su questo problema non vorremo sentire più parole ma solo fatti. E' piu di un anno che incontriamo il Campidoglio (delegato alla sicurezza del Sindaco, dott.ssa Matarazzo) e non abbiamo ottenuto niente o quasi di quello che avevamo richiesto, anche mediante la raccolta firme.

Ora abbiamo la possibilità di incontrare direttamente il Vice sindaco e l'Assessore e andremo a dire di intervenire pesantemente e subito per evitare il procastinarsi dei roghi di rifiuti nocivi per la nostra salute e comunque di attivare le procedure per chiudere il campo nomadi, vergogna dell'europa.

La nostra salute non può aspettare i tempi della burocrazia e della politica. Si deve agire ora, si deve agire subito.

Il direttivo del CDQ
Bruno Foresti, Presidente
Elisa Cherubini, Vice Presidente
Patrizio Carnassale
Andrea Cerrone
Carmine Danzica
Chiara Del Guerra
Patrizia Magnanimo
Monica Lugini
Francesco Ortolani





mercoledì 29 ottobre 2014

Il cdq in Campidoglio, ammesso il fallimento sulla questione roghi. Promesse azioni più incisive



A seguito delle nostre richieste, ieri pomeriggio il vice capo di gabinetto del sindaco nonché delegato alla sicurezza dott.ssa Matarazzo, alla presenza del Vice Comandante della Polizia Municipale Di Maggio Dirigente U.O. Gruppo Sicurezza Pubblica ed Emergenziale ha incontrato il Comitato di quartiere sulla questione roghi del campo di salone. Due donne agguerrite, Elisa Cherubini e Chiara del Guerra, in rappresentanza dei pontenonini, hanno manifestato tutto il disagio circa il problema e denunciato il fallimento delle misure adottate sino ad ora. La dott.ssa Matarazzo ha ammesso il fallimento della amministrazione su questo tema. E' sotto gli occhi di tutti che la situazione è addirittura peggiorata, soprattutto negli ultimi tempi. Pertanto la Matarazzo ha promesso azioni più incisive, già nel breve periodo, sulla quali ha tuttavia chiesto riserbo. L’intenzione poi è quella di costruire delle infrastrutture che non consentano ai furgoni (che portano rifiuti) di non accedere al campo e di chiudere (dopo tanto tempo avrebbero i fondi per farlo) la stradina adiacente, utilizzata per scaricare i rifiuti e accendere i roghi.
La dott. Matarzzo ha ordinato allo SPE di organizzare un presidio fisso sul posto. Il Vice Comandate ha denunciato la difficoltà a causa delle carenze di organico. Il comitato di quartiere non vuole aspettare oltre vuole vigilanza e non vuole piu i roghi. Se nel breve periodo non risolveranno la situazione passerà ad azioni più incisive quali il ritorno in piazza e denunce per omessa vigilanza, vista l'attuale assenza del presidio fisso sul posto. Se non ci sono risorse per difendere la salute delle persone, devono chiudere il campo. La salute è un bene primario che viene prima di tutto.

Subito dopo l'incontro abbiamo appreso la risposta del Sindaco Marino all'interrogazione presentata dal Movimento 5 stelle sulla questione roghi. La risposta è stata ridicola. Nella risposta  appare che la situazione è sotto controllo quando invece a detta della stessa delegata alla sicurezza la questione è tutt'altro che risolta.
Nella risposta si fa menzione di un servizio di portierato che non serve a nulla. L'unico modo per poter gestire un villaggio del genere è inserire un presidio di polizia all'interno del campo che possa controllare h24 il campo e le zone limitrofe. Se non ci sono risorse utilizzassero l'esercito come prescritto dalla legge sulla terra dei fuochi.

lunedì 20 ottobre 2014

roghi di salone: la misura è colma!

Il comitato di quartiere torna alla carica per contrastare questa piaga che affligge le nostre terre, come sta ormai facendo da anni. Esposti, manifestazioni, interventi nei mass media e nei giornali, incontri con i politici. Ma i roghi sono ancora qui danneggiare la salute nostra e dei nostri bambini. La misura è ormai colma. Agro romano a est di Roma trasformato in terra dei fuochi. Le azioni del tutto inefficaci da parte di Roma Capitale non hanno risolto minimamente il problema.  Milioni di euro pubblici investiti per creare una favelas in mezzo a quartieri di nuova costruzione, fucina di criminale. I nostri complimenti. Un fallimento totale. Basta leggere i rapporti annuali della Polizia di Roma Capitale. Traffico illegale di rifiuti, smaltimento tossico mediante l'accensione dei roghi. E la nostra salute messa in grave pericolo. Il Comune di Roma è complice. Una emergenza, una priorità. totalmente trascurata dalle Istituzioni, al di la di impegni di facciata. Se volessero impedirebbero questo fenomeno nel giro di poco tempo. Esercito a presidio, raccolta costante dei rifiuti, bonifiche, arresti. Basterebbe investire le risorse adeguate.
Domani il Comitato torna in Campidoglio portando nuovamente  il disagio dei cittadini per i roghi provenienti dal campo Nomadi di via di Salone e chiederanno conto degli scarsi risultati ottenuti finora e dei futuri interventi che saranno intrapresi per la risoluzione definitiva del problema.

Per conoscere i risultati di questo incontro e per stabilire assieme cosa fare contro questa piaga ci vediamo sabato 25 ottobre alle ore 10.30 al Parco di Ponte di nona (Via Chiodelli Via Conti) alla piazzetta interna.

martedì 8 luglio 2014

Roghi al Campo Nomadi di via di Salone: Incontro del 26 Giugno 2014 in Campidoglio.

Il 26 Giugno 2014 il Comitato di Quartiere Nuova Ponte di Nona ha partecipato ad un incontro in Campidoglio per discutere la questione del campo nomadi di Via di Salone. Oltra alla Dottoressa Matarazzo, delegata del Comune di Roma alla sicurezza, erano presenti il Comandante della Polizia Roma Capitale VI Gruppo Torri, altri rappresentanti del VI Gruppo Torri, un rappresentante della Polizia Roma Capitale - Gruppo Sicurezza Pubblica ed Emergenziale e un rappresentante delle politiche sociali. Il rappresentante del Gruppo S.P.E. malgrado una prima conferma dell’istituzione del presidio fisso, dopo essere incalzato dalle nostre domande, ha dovuto ammettere che i controlli al campo nomadi sono effettuati con una pattuglia che fa il giro dalle 6.40 circa alle 21. Quindi al di fuori di questi orari è totalmente scoperto e proprio in questi orari ultimamente si sono concentrati i roghi. Lo stesso rappresentante del Gruppo S.P.E. ha fatto notare che il fenomeno si è notevolmente attenuato nella frequenza ma noi abbiamo ribadito che in compenso è aumentata l’intensità e la loro durata (bruciano le stesse quantità ma concentrate nei momenti in cui manca la vigilanza). Questo avvalora l’ipotesi che la nostra richiesta di presidio fisso ( e non vigilanza saltuaria) potrebbe risolvere il problema dei roghi. Altro discorso è la bonifica del terreno ItalGas adiacente il campo nomadi. La Dottoressa Matarazzo aveva intenzione di effettuarlo a spese del Comune per poi rivalersi sui proprietari ma anche su questo punto ha trovato la resistenza del Comandante del Gruppo S.P.E. In definitiva dall’incontro abbiamo avuto la speranza di ottenere quanto richiesto grazie alla determinazione della Matarazzo che “stressata” dalle nostre segnalazioni vuole in ogni modo risolvere la questione anche se realisticamente si devono abbattere le resistenze.

Era stato programmato poi un ulteriore incontro per il giovedi 3 luglio direttamente sul terreno dell'Italgas del quale stiamo aspettando di conoscere gli esiti.

REPORT DEL CDQ - LE CRITICITA' DEL PARCO ARCHEOLOGICO DELLA COLLATINA ANTICA A NUOVA PONTE DI NONA - GIUGNO 2026

CARTELLO SEGNALETICA STRADALE VERTICALE NEI PRESSI DELLA FERMATA DEL CENTRO COMMERCIALE ROMA EST CONTAINER TEATRO DELL OPERA NEI PRESSI DEL ...